Le Catacombe di Santa Lucia situate in piazza Santa Lucia nel quartiere della Borgata a Siracusa rappresentano un affascinante sito archeologico, offrendo un'opportunità unica per esplorare un sistema sotterraneo che rivela aspetti significativi della storia e della cultura non solo della città ma di tutto il mondo paleocristiano.

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Le Catacombe di Santa Lucia sono un complesso di gallerie sotterranee risalenti al 220-230 d.C. Sono le più complesse della città e prendono il nome dalla santa martire Lucia, santa patrona di Siracusa alla quale è dedicata la piazza omonima. 

La zona in cui sorge il complesso monumentale di Santa Lucia Extra Moenia aveva acquisito un valore simbolico per gli adepti della religione cristiana già dal III sec d.C e ciò è testimoniato dalla presenza di nuclei catacombali dove i cristiani celebravano i loro riti e seppellivano i loro morti. Secondo la tradizione agiografica, inoltre, il corpo della martire siracusana fu seppellito proprio in un arcosolio del gruppo catacombale, che da quel momento divenne un luogo deputato per le celebrazioni religiose che si svolgevano in città.
La Catacomba, sottostante l'attuale Piazza Santa Lucia, si estende a sud-ovest della chiesa ed è caratterizzata da una morfologia piuttosto complessa. Essa infatti è costituita da un cimitero di comunità e da alcuni ipogei di diritto privato ascrivibili ai secoli III, IV e V e conserva al suo interno testimonianze archeologiche risalenti all' età bizantina e all'età Normanna. L'archeologia attesta così la continuità del culto della Santa nel cimitero sotterraneo e nella Basilica superiore.

Le Catacombe di Santa Lucia si sviluppano su tre livelli sotto l’omonima piazza di Siracusa e rappresentano una delle più importanti testimonianze dell'antica pratica cristiana delle sepolture nelle catacombe. Questo complesso sotterraneo venne realizzato nel II sec d.C. ma venne utilizzato fino in epoca bizantina come testimonia l’ oratorio bizantino decorato con un affresco riproducente i "Quaranta Martiri di Sebastia".

Le catacombe sono costituite da una serie di gallerie interconnesse scavate nella roccia calcarea. Lungo il percorso, è possibile ammirare numerosi loculi che fungevano da tombe per i defunti. Alcuni loculi contengono affreschi e decorazioni che offrono un'interessante visione della vita e delle credenze dei primi cristiani in Sicilia.

Il battistero di Santa Lucia

Il Sepolcro-chiesa della Santa, che sorge al centro dell'area catacombale, venne edificato nel XVII secolo, su progetto di Giovanni Vermexio, nel sito di un'antica chiesa dedicata a S. Agata.

La struttura ottagonale è caratterizzata da ricchi capitelli che scandiscono gli spigoli dell'ottagono con i 4 lati rivolti verso la piazza decorati a differenza degli altri quattro senza alcun rivestimento decorativo.

Un'ampia scala a doppia rampa consente di accedere alla chiesa che è costituita da 4 porte, ma solo due, le più grandi, sono contrassegnate da una corrispondente architettura esterna.

Internamente ospita il loculo sepolcrale, abbellito in età bizantina o in età normanna, da un bassorilievo in cui sono rappresentati tre animali fantastici di derivazione medievale, il cui significato è, secondo l'interpretazione di vari studiosi, legato alle qualità morali della Santa: il grifone è simbolo di incorruttibilità, la colomba è simbolo di purezza e il leone indica il coraggio.

Sotto l'altare, in una teca di vetro realizzata nel 1912, la statua marmorea di Santa Lucia opera di Gregorio Tedeschi che la realizzò nel 1634. Pare che la statua trasudò miracolosamente nel 1735.

Piazza Santa Lucia nel quartiere della Borgata, è uno dei luoghi più cari ai Siracusani, poiché, nella città che le diede i natali, la Santa Patrona subì il martirio nell' anno 304, divenendo per tutti esempio di virtù e coraggio. Il complesso monumentale che la piazza ospita, comprende la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro e l'annesso convento dei Padri Francescani, il Tempietto ottagonale, che custodisce il sepolcro della Santa e la Catacomba, risalente ai secoli III, IV e V e utilizzata come luogo di culto anche nei secoli successivi.

La piazza ospita monumenti risalenti a vari periodi storici dedicati alla Santa e ciò dimostra che il culto è da sempre molto sentito dalla popolazione a tal punto che i Siracusani non si sono risparmiati di curarla e restaurarla. Il quartiere circostante, che ha visto la sua espansione con la pianificazione urbanistica degli anni '20, ha però quasi completamente occultato il complesso monumentale che, un tempo, si trovava in aperta campagna e oggi, chi giunge qui, non riesce più a scorgere da lontano il mare e il vicino Porto Piccolo. Nonostante ciò la chiesa, dal 1926 Parrocchia di Santa Lucia, è aperta al culto e, durante la settimana dei festeggiamenti in onore della Patrona, è sempre meta di pellegrini e chiunque giunga in questo luogo respira immediatamente la spiritualità che ancora oggi esso conserva.

Il Quartiere della Borgata

La Borgata è il secondo quartiere storico di Siracusa bagnato a sud-est dalle acque del porto piccolo, in passato collegato all’isola di Ortigia grazie ai buzzetti, piccole imbarcazioni tipicamente siracusane. Sempre nell’area del porto piccolo chiamato “Sbarcadero” si trova una spiaggetta e nel periodo estivo viene allestito un solarium proprio a ridosso del molo, ben frequentato da siracusani e turisti.

La Borgata sorge nel 1885 grazie alla donazione di Luigi Leone Cuella a cui fu intitolata la piazza. Il principale monumento della Borgata è la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro fuori le mura affiancata, a destra, dal Battistero edificato nel XVII secolo su progetto di Giovanni Vermexio. Nell’area sottostante la Basilica e il Sepolcro, si trovano le catacombe di Santa Lucia comprese nella rete delle catacombe siracusane che si estendono in tutta la zona fino alla Neapolis.

Alla Borgata è possibile visitare anche il Santuario della Madonna delle Lacrime proprio di fronte al museo archeologico regionale Paolo Orsi. Tutto ciò rappresenta una importante risorsa per un quartiere che oggi viene riconosciuto come la continuazione del centro storico di Ortigia, per bellezza, movida e cultura.

Come Arrivare

Le Catacombe di Santa Lucia si trovano a Siracusa nell’ omonima piazza e vi si accede dalla Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro. È possibile raggiungere il sito con mezzi pubblici (linea 105 scendendo alla fermata di Riviera Dionisio il Grande) o in auto.

Per tutte le informazioni sulle linee, gli orari e le rivendite dei biglietti consultare il sito SAIS

Per arrivare a piedi da Ortigia il tempo stimato è di 30 minuti.

Cosa Vedere

Durante la visita alle Catacombe di Santa Lucia, i visitatori possono esplorare le varie gallerie sotterranee, ammirare i loculi e osservare da vicino gli affreschi e le decorazioni che adornano alcune tombe.

Le catacombe di Siracusa, che oltre a quelle di piazza Santa Lucia comprendono anche quella di San Giovanni (nell’ omonima piazza ed aperte al pubblico) e di Vigna Cassia - Santa Maria di Gesù (visitabile su prenotazioni ad opera dell’associazione Kairos), sono considerate seconde per importanza ed estensione solo a quelle di Roma.

Quando Andare

Le Catacombe di Santa Lucia sono visitabili durante tutto l'anno. Durante l’estate la loro visita può fornire riparo dalla forte calura estiva. Per ulteriori informazioni sulle modalità e disponibilità alle visite vi consigliamo di consultare l’apposita sezione del sito del Comune di Siracusa.

In Conclusione

La visita alle Catacombe di Santa Lucia offre un'esperienza culturale e storica unica per i visitatori interessati alla storia del cristianesimo in Sicilia e all'archeologia sotterranea.

Esplorando questo sito, i visitatori possono immergersi nel passato e scoprire i segreti sepolti sotto la vivace città di Siracusa, portando con sé una comprensione più profonda della ricca storia dell'isola e della storia delle religioni.